- Giancarlo e gli altri - Gianni Siviero
- Album 'Del carcere'_1975


Noi non sapremo mai
quale sia stata la sua orazione
mentre, a un passo dal cielo,
gli hanno sparato come a un piccione.
Forse non ha potuto
gridare boia a chi l'ammazzava
mentre la vita rossa colava
giù per le tegole nella grondaia.

Mentre stridon le rondini
sopra Firenze la sua agonia,
un prete falso dentro una chiesa
affida i morti a un'ave maria,
dietro le mura spesse
delle Murate si piange ancora
per quei vent'anni di vita spenti
da un tiro a segno durato un'ora.

Un uomo è sempre un uomo,
non lo giustifica una divisa,
se ha una coscienza in corpo,
sa quel che deve e non deve fare
e non venirci a dire
che tu obbedivi che è colpa d'altri,
sapevi bene a cosa miravi
mentre puntavi il mitra e sparavi.

Attento poliziotto,
tu che hai sparato e sparerai ancora,
il pianto a lungo andare diventa piombo
ed è la tua ora e non sarai il solo
a pagare il conto nel gran finale,
sarà al tuo fianco chi ti comanda,
sia un presidente o un generale.